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5. Matchday
Info
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|---|---|---|
 R. Mancini |
Manager |
A. Mandorlini  |
| €622.35m | Total market value | €68.38m |
| 29.1 | ø age | 25.2 |
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Serie A: Inter-Hellas Verona
Sep 20, 2015 - 9:41 PM hours
L'Inter esce dal Bentegodi battendo una squadra come il Chievo che era ancora imbattuta in campionato.
Il turno infrasettimanale ci vede affrontare l'altra squadra di Verona che è uscita da un pari in extremis contro l'Atalanta e con qualche giocatore in forse.
Riuscirà l'Inter a fare la 5ª vittoria consecutiva?
Il turno infrasettimanale ci vede affrontare l'altra squadra di Verona che è uscita da un pari in extremis contro l'Atalanta e con qualche giocatore in forse.
Riuscirà l'Inter a fare la 5ª vittoria consecutiva?
This contribution was last edited by bonf89 on Sep 21, 2015 at 1:57 AM hours
Show results 1-2 of 2.
Sep 21, 2015 - 12:32 PM hours
Dopo quattro giornate l'Inter corre, avida di vittorie e compiaciuta nel sentirsi temuta.
Le statistiche, per quel che valgono, la descrivono come la squadra che vince più contrasti aerei e col maggior numero di dribbling fatti, terza posizione per possesso palla e quella che occupa maggiormente la metà campo avversaria. In 360 minuti di gioco non è mai stata in svantaggio subendo un solo gol. Questi numeri sintetizzano il comportamento dei nerazzurri: molto muscolari, sovrastano fisicamente l'avversario, gran possesso palla, baricentro lontano dalla propria porta, tecnica individuale di un certo livello.
È chiaro che questa inedita solidità difensiva è il risultato di un centrocampo che filtra molto (oltre che di una nuova batteria di centrali).
Il gioco offensivo è poco produttivo ma non sono d'accordo sulla casualità dei gol interisti, quello nel derby è partito dalla difesa, passando per i piedi di quattro giocatori, con altri impegnati in movimenti senza palla ad aprire varchi; quello di ieri è scaturito da una rimessa laterale di Telles, velo di Jovetic, Kondogbia controlla il pallone con un tocco e col successivo lo pennella in area, Gobbi sporca il passaggio, Icardi (che ha fatto sembrare elementare ciò che semplice non era) non si lascia prendere in controtempo dalla deviazione, addomestica il pallone e lo infila in rete, mettendo a sedere portiere e difensore.
L'impressione generale è di una notevole solità difensiva, una ritrovata sicurezza mentale e un attacco che stenta a produrre un buon numero di occasioni pericolose.
Sembra andare tutto fin troppo bene per essere vero, il carattere e la tenuta psicologica saranno messi alla prova dopo gli inevitabili inciampi.
Tutto ciò premesso, perdonate la prolissità, il Verona sembra una tappa interlocutoria in cui operare un po' di turn over in attesa del match con la Fiorentina, vero banco di prova.
Mescolando un po' le carte potrebbero scendere in campo
Handanovic; Santon, Medel, Ranocchia, Telles; Brozovic, FMelo, Gnoukouri; Ljaijc, Icardi, Perisic
Le statistiche, per quel che valgono, la descrivono come la squadra che vince più contrasti aerei e col maggior numero di dribbling fatti, terza posizione per possesso palla e quella che occupa maggiormente la metà campo avversaria. In 360 minuti di gioco non è mai stata in svantaggio subendo un solo gol. Questi numeri sintetizzano il comportamento dei nerazzurri: molto muscolari, sovrastano fisicamente l'avversario, gran possesso palla, baricentro lontano dalla propria porta, tecnica individuale di un certo livello.
È chiaro che questa inedita solidità difensiva è il risultato di un centrocampo che filtra molto (oltre che di una nuova batteria di centrali).
Il gioco offensivo è poco produttivo ma non sono d'accordo sulla casualità dei gol interisti, quello nel derby è partito dalla difesa, passando per i piedi di quattro giocatori, con altri impegnati in movimenti senza palla ad aprire varchi; quello di ieri è scaturito da una rimessa laterale di Telles, velo di Jovetic, Kondogbia controlla il pallone con un tocco e col successivo lo pennella in area, Gobbi sporca il passaggio, Icardi (che ha fatto sembrare elementare ciò che semplice non era) non si lascia prendere in controtempo dalla deviazione, addomestica il pallone e lo infila in rete, mettendo a sedere portiere e difensore.
L'impressione generale è di una notevole solità difensiva, una ritrovata sicurezza mentale e un attacco che stenta a produrre un buon numero di occasioni pericolose.
Sembra andare tutto fin troppo bene per essere vero, il carattere e la tenuta psicologica saranno messi alla prova dopo gli inevitabili inciampi.
Tutto ciò premesso, perdonate la prolissità, il Verona sembra una tappa interlocutoria in cui operare un po' di turn over in attesa del match con la Fiorentina, vero banco di prova.
Mescolando un po' le carte potrebbero scendere in campo
Handanovic; Santon, Medel, Ranocchia, Telles; Brozovic, FMelo, Gnoukouri; Ljaijc, Icardi, Perisic
Sep 21, 2015 - 5:39 PM hours
Dream team: 
Inter
Inter
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